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VI. Le palmette di Conca dei Marini
In occasione della Domenica delle Palme le donne di Conca dei Marini sono solite preparare delle creazioni molto particolari, fatte di fili di palma intrecciati.Questa materia povera prende forma dalle mani esperte quando è ancora verde e fresca, perché nel momento in cui ingiallisce secca e non risulta più modellabile. Le forme sono numerose e spaziano dai cestini che vengono benedetti per essere messi vicino ai letti a composizioni molto più complesse, costruite attorno ad un bastone centrale, con due o più file di intrecci. Queste palme così preparate, abbellite da fiocchi e ramoscelli d'ulivo, vengono portate in processione la Domenica delle Palme, benedette e poi conservate in casa.
La tradizione è molto antica e va ricondotta all'attività di pesca da sempre molto praticata nel paese costiero: è infatti probabile che attraverso contatti con paesi lontani sia giunta qui questa capacità di piegare i fili di palma. D'altro canto, gli intrecci ricordano la pratica della cucitura delle reti da pesca.
Descrivere il procedimento dal quale nascono queste creazioni non rende giustizia all'abilità con la quale le donne riescono a piegare senza spezzare la materia prima vegetale: solo l'osservazione diretta della gestualità può far comprendere quanto rara e preziosa sia questa forma di artigianato.
Approfondimenti
- Introduzione
- I. La carta fatta a mano
- II. La ceramica di Vietri
- III. I cestai di Tramonti
- IV. L'arte del ferro battuto
- V. La moda di Positano
- VI. Le palmette di Conca dei Marini
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