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III. I cestai di Tramonti

A Tramonti era un tempo fiorente la produzione di ceste intrecciate, di sporte e spaselle di castagno. Gli oggetti prodotti servivano agli agricoltori per il lavoro nei campi o per la raccolta ed il trasporto dei limoni e degli altri prodotti dell'orto e della montagna, alle famiglie per i bisogni legati all'attività quotidiana.
Le piante di castagno più giovani vengono regolarizzate nel fusto a giugno e tagliate entro il mese di agosto. Ogni fusto viene cotto nel forno ed ancora caldo viene ridotto a colpi di coltello in giunchi sottili che sono intrecciati in una intelaiatura precostituita, fatta di rami di spessore maggiore. La forma è solitamente quella ovale.
La produzione di intrecciati era così fiorente che ad un certo punto venne addirittura costituita una cooperativa per poter rispondere alla domanda del mercato. Alla Fiera Internazionale dell'Artigianato di Firenze del 1954, l'artigiano Aniello Sazano vinse il secondo premio per aver creato una cesta gigante.
Mutate le forme e gli strumenti del lavoro agricolo e quasi scomparsa l'attività dei cestai, oggi le creazioni degli artigiani vengono non di rado utilizzate come complementi d'arredo.
Una variante delle ceste prodotte a Tramonti si ritrova a Conca dei Marini, dove i pescatori costruivano le nasse facendo passare in una intelaiatura di giunchi rami di mirto. Queste nasse avevano la forma di un cono.


Bibliografia
Liuccio G., Gli antichi mestieri in Costa d'Amalfi
 
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