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Negli scenografici terrazzamenti delle vigne e degli alberi di limone, ma anche nel fitto del bosco di castagni che segna il confine tra la collina e la montagna: è qui che si ritrova, trasformato sì, ma ancora ben vivo, il mondo agricolo della Costa d'Amalfi. È un mondo discreto, poco noto e poco appariscente. È un patrimonio di saperi, pratiche e consuetudini che silenziosamente, giorno dopo giorno, plasmano il paesaggio garantendo la sopravvivenza di prodotti e sapori straordinari, inconfondibili. I vini Doc, i limoni Igp, gli squisiti formaggi e le castagne non si spiegherebbero senza i vitigni autoctoni impiantati dai Romani, senza i sapienti pergolati che splendidi a vedersi proteggono le piante di uva e di limone, senza i tempi e i modi e le assidue attenzioni di pratiche colturali secolari o millenarie, senza le tecniche e i procedimenti forti dell'esperienza e della pratica dei luoghi. In mare, ai piedi delle colline, le lampare dei pescatori aspettano come sempre le alici, mentre il bosco continua (ormai a fatica) a fornire i pali per i terrazzamenti della collina.