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La bella spiaggia e la suggestiva posizione rendono Minori un centro essenzialmente turistico, anche se non sono state abbandonate le occupazioni tradizionali del luogo, come la coltivazione della vite, dell'olivo, la pesca del tonno e degli sgombri. Interessante è la produzione artigianale di ceramiche e piastrelle decorate. Anche il turismo gastronomico ha motivi di soddisfazione a Minori, dalla cucina locale dove regnano i piatti a base di pesce, alla produzione dolciaria, nella quale spiccano le "delizie al limone della costiera".
L'antica "Reghinna Minor", è forse il più antico sito abitato della costiera, già nel VII sec. a.C. difatti, sembra vi fosse stanziata una popolazione etrusca.
Gli importanti resti di epoca romana (intorno al I secolo d.C.) testimoniano che Minori fu meta prediletta per i patrizi dell'entroterra campano.
Nell'Alto Medioevo la cittadina fece parte del Ducato napoletano finchè, intorno al IX secolo, le sue sorti si legarono a quelle della vicina Amalfi.
L'affermazione della potenza marittima di Amalfi durante il X e XI secolo vide Minori assumere il ruolo fondamentale di arsenale della repubblica marinara, finchè le lotte contro i Normanni e l'ascesa delle rivali Pisa, Venezia e Genova, segnarono il declino della potenza militare. Minori perse così, i suoi privilegi mercantili e il suo grado militare e gli abitanti ripiegarono sull'attività agricola e sulla pesca.
 
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