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Le risposte dei visitatori

Di seguito si presentano i risultati di un'indagine svolta nel mese di ottobre 2004 tramite la somministrazione di questionari ai visitatori che soggiornavano nelle località della Costiera. I questionari sono stati depositati presso 15 strutture alberghiere di diverse categorie: due a cinque stelle, quattro a quattro stelle e nove a tre stelle. Il periodo di somministrazione è stato di un mese. Le risposte sono state 133._1
Il primo gruppo di domande è servito per definire il profilo degli intervistati.
Le nazionalità sono in tutto 23. Coerentemente con i dati relativi all'andamento stagionale dei flussi turistici, gli italiani sono solo 7 (5,3%). Tra gli stranieri, i più numerosi sono gli inglesi (38 intervistati, 28,8% del totale), i tedeschi (27, ossia il 20,4%) e gli statunitensi (17 persone, il 12,8%) seguiti da australiani (6,8%), francesi (6%) e olandesi (4,5%). Maschi e femmine sono equamente rappresentati.
Il 67% degli intervistati ha un'età compresa tra i 35 e i 65 anni. In particolare, la fascia 35-45 rappresenta il 25% del campione; quella 45-55 il 22%; quella 55-65 il 20%. Dieci persone, pari all'8% del totale, hanno più di 65 anni. Le fasce giovanili sono rappresentate da un 14% di intervistati con età compresa tra 25 e 35 anni e da appena 8 persone più giovani (6%).
Per quanto riguarda l'occupazione, il 25% degli intervistati ha dichiarato di essere libero professionista. Seguono gli impiegati (17%), i pensionati (13%) e i dirigenti (9%). I docenti costituiscono il 6% del campione.
La seconda sezione del questionario ha riguardato le modalità del soggiorno.
Il 37% degli intervistati ha utilizzato l'auto per raggiungere la località di soggiorno, mentre solo il 9% si è servita di un pullman. Presumibilmente, nella categoria "auto" rientrano sia i taxi e le auto con conducente messe a disposizione dagli alberghi che le vetture noleggiate privatamente dai visitatori. Le risposte a questa domanda sono più numerose dei questionari analizzati perché le persone che hanno indicato come mezzo di trasporto il treno (8%) e l'aereo (66%) hanno necessariamente utilizzato un pullman o un'auto per raggiungere la Costiera dalla stazione o dall'aeroporto: si danno quindi casi di risposte multiple. Ad ogni modo, dalle risposte emerge la preferenza accordata alle auto piuttosto che ai pullman per il trasporto a breve raggio, e all'aereo rispetto al treno per il primo avvicinamento alla nostra area. Poiché la stragrande maggioranza degli intervistati è straniera, è anche probabile che quanti hanno preso il treno lo abbiano fatto dopo un soggiorno in altre località italiane (Napoli o Roma).
Una volta raggiunta la Costiera, i mezzi di trasporto più frequenti sono le auto noleggiate (39%) e i pullman di linea (37%). Solo 18 persone (14%) hanno fatto ricorso ai collegamenti marittimi; una percentuale simile ha utilizzato i pullman privati inclusi nei pacchetti turistici. Degno di nota il fatto che più della metà degli intervistati abbia deciso di spostarsi a piedi, scelta che dimostra le potenzialità e la validità di un'offerta turistica rinnovata, centrata sul recupero dei sentieri e degli storici percorsi di attraversamento del territorio. Ovviamente l'interesse per simili itinerari varia in funzione della stagione e del clima; la propensione dei visitatori a spostarsi a piedi deve comunque essere tenuta in debita considerazione anche al fine di risolvere i problemi connessi all'accessibilità di molti siti "minori".
Anche per le domande riguardanti la località di soggiorno e la tipologia di struttura ricettiva si danno casi di risposte multiple: evidentemente vi sono turisti che per meglio visitare la Costiera preferiscono pernottare in più località, fatto probabilmente connesso alle difficoltà dei trasporti e degli spostamenti. A Ravello ha soggiornato il 29% degli intervistati; a Positano il 26%; a Praiano il 21%; Conca dei Marini ed Amalfi sono state scelte dal 20%. Il restante 20% delle risposte ha riguardato per lo più Scala e Furore: percentuali irrisorie sono quelle di Vietri sul Mare, Cetara e Minori.
Rispetto alla distribuzione dei flussi emersa dall'analisi a scala comunale, le quote rilevate per Ravello, Praiano, Furore, Scala e Conca dei Marini sono sensibilmente superiori, mentre quella di Amalfi risulta inferiore di circa 10 punti percentuali. Le discrepanze sono probabilmente imputabili alla modalità di somministrazione dei questionari (ubicazione degli esercizi che hanno aderito all'iniziativa), ma data la stagione in cui si è svolta l'indagine e alla luce delle motivazioni fornite per il soggiorno (si veda la domanda n°9 del questionario) non è escluso che un maggior numero di visitatori abbia consapevolmente optato per le località meno coinvolte dai flussi estivi del turismo balneare (Ravello e Scala, ad esempio).
Una quota degli intervistati ha pernottato in più esercizi di differenti categorie. Il 62% del campione ha soggiornato in esercizi a quattro stelle. Seguono i 3 stelle (34%) e, a grande distanza, gli alberghi di categoria superiore (9%). Le risposte che indicano esercizi a due stelle, b&b e abitazioni private o in affitto si riferiscono a pernottamenti precedenti o successivi alla somministrazione del questionario distribuito, come si è detto, solo in strutture alberghiere a tre, quattro e cinque stelle.
Per più della metà degli intervistati il soggiorno dura tra quattro e nove giorni. Il 25% si è trattenuto per 10-15 giorni, mentre praticamente inestistenti sono le permanenze più lunghe. Molte anche le persone che hanno preferito un soggiorno breve, di 1-3 giorni: circa il 20%.
I pacchetti turistici sono piuttosto numerosi (circa il 30%), ma la stragrande maggioranza degli intervistati ha organizzato individualmente il proprio viaggio. Piuttosto diffuso è il ricorso a Internet per prenotare e/o acquistare i servizi, soprattutto il trasporto (42%, presumibilmente si tratta soprattutto di prenotazioni aeree e ferroviarie) e la sistemazione alberghiera (23%). L'8% degli intervistati ha prenotato via Internet le visite da effettuare: è tuttavia probabile che il dato riguardi le escursioni organizzate verso siti esterni alla nostra area. In ogni caso, la propensione ad organizzare autonomamente il soggiorno e il frequente ricorso ad Internet conferiscono un certo grado di interesse e attendibilità all'indagine svolta sull'immagine turistica tramite la consultazione di siti web.
In Costiera si viaggia soprattutto con il partner (62%) o con la famiglia (23%). Pochi i gruppi amicali (11%), pochissime le persone che viaggiano sole (appena il 6%).
Il 17% degli intervistati ha dichiarato una spesa giornaliera superiore a 150 euro, il 5% addirittura superiore a 300 euro. La quota maggiore è tuttavia rappresentata da quanti hanno speso tra 51 e 100 euro al giorno (24%); seguono spese giornaliere comprese tra 101 e 150 euro (14%) e inferiori ai 50 euro (14%). Circa un quinto degli intervistati ha speso complessivamente tra 1000 e 2000 euro. Percentuali di poco superiori al 10% del totale sono quelle di chi ha speso tra 500 e 1000 euro e tra 3000 e 5000. Pochissimi sono coloro che hanno speso complessivamente più di 5000 euro (2%).
Un terzo gruppo di domande è servito per indagare le motivazioni del soggiorno, le aspettative, gli interessi e il livello di soddisfazione dei visitatori.
Il numero di risposte alla domanda sulle motivazioni del soggiorno (271) indica che esse sono sempre plurime. Le più diffuse sono gli interessi culturali (citati nel 62% dei questionari), il clima (50%) e gli interessi naturalistici (44%). Evidentemente, il patrimonio sia culturale che prettamente ambientale riveste un peso notevole nel determinare l'attrattività dell'area: questo non fa che confermare la pregnanza della ricerca rivolta ad approfondire i contenuti e le forme della valorizzazione anche turistica di tali beni. D'altro canto, l'analisi critica della valorizzazione attuale può gettare luce sulle eventuali incoerenze che sussistono tra le aspettative dei visitatori e ciò che il sistema locale effettivamente offre loro.
La percentuale relativamente bassa di risposte indicanti le spiagge tra le motivazioni del soggiorno si spiega con la stagione in cui è stata svolta la ricerca (mese di ottobre) e con la provenienza della clientela (quasi esclusivamente straniera). È inoltre interessante il fatto che il 7% degli intervistati abbia indicato tra le motivazioni del soggiorno l'inclusione della Costiera Amalfitana nella lista del patrimonio dell'UNESCO.
I siti più visitati sono il Duomo di Amalfi (100 visite su 133 risposte), Villa Cimbrone (82 visite), i giardini di Villa Rufolo (80) e il Duomo di Ravello (73): si tratta delle attrattive più ovvie, celebri e celebrate della Costiera e per di più concentrate in sole due località, Amalfi e Ravello. Dati gli interessi culturali dichiarati dai visitatori, stupisce il fatto che solo 32 persone abbiano visitato la villa romana di Minori.
Questi risultati possono essere utilmente integrati con i dati che è stato possibile reperire a proposito del numero di visitatori registrati in alcuni dei principali siti di attrazione turistica. Tra il 1993 e il 2003 il numero di persone che hanno visitato il Museo del Duomo di Ravello è quasi raddoppiato, passando da 9583 a 17799 con un'impennata proprio nell'ultimo anno (tabella 3.17 e grafico 3.20). Il dato è coerente con le risposte fornite dai questionari: esiste infatti un ovvio legame tra il numero di persone che visitano il Duomo e quanti ne visitano anche il Museo. Il mese di ottobre (periodo di somministrazione dei questionari) è inoltre tra quelli che registrano la maggiore affluenza, secondo solo a maggio (tabella 3.17a). Anche il numero di visite a Villa Rufolo è notevolmente aumentato negli ultimi due anni: la variazione è stata enorme e pari all'851%, ma il valore massimo di 178.580 visitatori è stato toccato nel 2002 (tabella 3.18). Più complesso appare l'andamento delle visite alla villa romana di Minori: a seguito di un andamento fortemente altalenante nel 2002 è stato raggiunto il picco di 13664 visitatori, ma nel 2003 si è ridiscesi a 12134 (tabella 3.19 e grafico 3.21). Il numero di visite è nettamente inferiore a quello degli altri due siti, coerentemente con quanto emerso dai questionari.
Ritornando all'analisi dei questionari, piuttosto prevedibile era il basso numero di visite ai siti relativamente meno noti (Torre dello Ziro, Cattedrale di San Lorenzo, Chiesa dell'Annunziata, Grotta di Sant'Alfonso, Basilica di Sant'Eustachio, Grotta dei Santi, Chiesa dell'Assunta). Dati gli interessi culturali dichiarati dagli intervistati, è lecito supporre che la conoscenza di tali beni avrebbe potuto aggiungere valore al soggiorno completandolo e rendendolo più piacevole, interessante, coinvolgente, stimolante. L'analisi critica della valorizzazione, dell'accessibilità e della comunicazione di simili beni potrà contribuire a spiegare le ragioni della scarsa affluenza. Analoghe considerazioni si possono fare a proposito delle 36 visite alla celebre Grotta dello Smeraldo e delle sole 15 persone che si sono recate nella Valle delle Ferriere, che pure possiede un enorme valore dal punto di vista sia naturalistico che culturale.
Davvero numerose sono invece le visite a siti turistici esterni all'area considerata, a riprova dell'incapacità dell'offerta di trattenere i visitatori sul territorio valorizzandone le potenzialità e le attrattive diffuse. Le mete più frequenti sono Pompei (63%), Capri (58%) e Sorrento (57%). Seguono Napoli, Salerno, Ercolano e Paestum. Se da un lato è comprensibile che visitatori stranieri (quali sono la quasi totalità degli intervistati) non vogliano lasciarsi sfuggire l'opportunità di visitare siti di fama mondiale, dall'altro non si può non rilevare come la frequenza di tali visite (associata allo scarso approfondimento delle risorse presenti in Costiera) non faccia che confermare seppure indirettamente l'incapacità dell'offerta di trattenere i visitatori comunicando il territorio come sistema unitario e organico, dotato di un'identità propria, distinto e distinguibile da quanto lo circonda.
Per meglio valutare il livello di soddisfazione dei visitatori, è importante tenere presente che il 71% degli intervistati visitava la Costiera per la prima volta. Per il 13% era la terza visita; circa il 3% vi era già stato 3 o 4 volte. Considerando che gli intervistati sono in massima parte stranieri, la nostra area sembra dunque avere un serbatoio di visitatori abituali piuttosto significativo.
Nel complesso, gli intervistati valutano molto positivamente il proprio soggiorno. Il 75% ha fornito una valutazione generale pari o superiore a 8 (le opzioni proposte andavano da 0 a 10) e il 34% risulta pienamente soddisfatto (voto pari a 10). Per il 10% la valutazione è compresa tra il 6 e il 7, mentre è insufficiente per 2 sole persone (pari al 2%). Del tutto assenti le valutazioni inferiori a 5. Passando a considerare la distribuzione percentuale delle risposte per "voto" anziché per categoria, le valutazioni pari o superiori a 8 rappresentano il 56% del totale (le metodologie di calcolo sono specificate in nota nella scheda di elaborazione allegata); quelle comprese tra il 6 e il 7 il 17%; le insufficienze salgono a un modesto 10%.
Gli intervistati risultano pienamente soddisfatti del proprio alloggio (l'82% ha attribuito un voto pari o superiore a 7; si registrano appena 3 valutazioni inferiori a 6) e della gastronomia, che ha ricevuto il numero più alto di valutazioni (tra le quali si segnalano tuttavia 5 insufficienze). Più basse le valutazioni attribuite alla segnaletica turistica, ritenuta inadeguata da 17 persone (pari al 13%).
Non troppo grave ma certamente degno di attenzione appare il fatto che l'8% degli intervistati valuti negativamente l'offerta culturale (addirittura con 2 voti pari a 0), soprattutto ove si consideri che la cultura è risultata essere una delle più frequenti motivazioni del soggiorno. Per il 60% degli intervistati la valutazione è comunque pari o superiore all'8, con un 20% che attribuisce il voto più alto.
Un altro segnale da tenere in debita considerazione è la valutazione negativa fornita a proposito delle spiagge: le risposte poco numerose rispecchiano lo scarso peso attribuito al turismo balneare nella domanda riguardante le motivazioni, ma si registrano voti inferiori al 6 nel 41% dei questionari compilati. Fatto questo che dovrebbe indurre a ripensare e rivalutare le reali potenzialità e l'efficacia di un'immagine e di un'offerta turistiche imperniate sull'attrattività delle spiagge: sembra anzi non solo lecito, ma opportuno chiedersi se la Costiera non dovrebbe sforzarsi di essere qualcosa di più e di meglio di un qualunque distretto balneare, soprattutto perché evidentemente sotto questo profilo non è in grado di reggere la concorrenza del mercato.
Anche lo shopping risulta non del tutto soddisfacente (35% di valutazioni comprese tra 1 e 5). L'artigianato ha riscosso il minore numero di riscontri (è valutato solo nel 65% dei questionari), fatto che probabilmente dipende tanto dal progressivo abbandono delle attività quanto da una valorizzazione carente o comunque indeguata. Le valutazioni fornite sono tuttavia per la maggior parte positive e superiori al 6 nel 51% dei questionari: evidentemente, chi ha avuto modo di conoscere l'artigianato locale l'ha anche apprezzato.
Buone sono le valutazioni relative alla sicurezza e alla pulizia, con qualche riserva in più a proposito di quest'ultima. La conoscenza delle lingue straniere risulta essere molto apprezzata e il rapporto con gli abitanti locali è generalmente valutato molto positivamente (anche se sembra lecito ipotizzare che tali rapporti siano stati per lo più limitati a contatti occasionali con quanti lavorano nel settore turistico e dei servizi).
Infine, il questionario dava la possibilità di esprimere le proprie critiche ed osservazioni attraverso una domanda aperta. Gli argomenti più frequenti sono stati i mezzi di trasporto e la viabilità: evidentemente i disagi connessi agli spostamenti sono fortemente avvertiti sia dai visitatori che si servono del trasporto pubblico che da quanti ricorrono a mezzi privati.
Con due sole eccezioni, le 20 persone che hanno citato i mezzi di trasporto lo hanno fatto per lamentarsi. I problemi principali risultano essere: i prezzi dei taxi; l'incomprensibilità degli orari dei pullman; la scarsità di informazioni sulle fermate, sui percorsi e sulle destinazioni; l'impossibilità di acquistare i biglietti alle fermate; i ritardi, la bassa frequenza e l'affollamento dei pullman soprattutto da e per Ravello. Per quanto isolata, è interessante la richiesta di un biglietto unico comprensivo dei pullman di linea e dei trasporti marittimi.
Le lamentele a proposito della viabilità riguardano la sporcizia lungo le strade, il traffico, le strade troppo strette, l'inadeguata segnaletica stradale, la carenza di parcheggi, la presenza dei pullman turistici che ostacolano il traffico e la generale insicurezza accentuata dalla velocità eccessiva e dalla scarsa disciplina dei conducenti.
Le (pochissime) lamentele a proposito della ristorazione riguardano i prezzi applicati nei bar e nei ristoranti e la difficoltà ad ottenere ricevute chiare, precise e comprensibili. Dell'offerta turistica si lamentano la mancanza di descrizioni in inglese nei pressi dei monumenti, in un solo caso la cattiva qualità delle informazioni fornite dall'Azienda Turistica di Amalfi e l'inadeguatezza delle toilette pubbliche. Particolarmente significativa è la richiesta di una migliore segnaletica per i percorsi naturalistici, con preciso riferimento alla Valle delle Ferriere.
Infine, un ultimo gruppo di osservazioni ha riguardato la quiete e la tranquillità. A questo proposito, due persone hanno dichiarato di evitare la Costiera durante l'estate: si tratta evidentemente di visitatori abituali, che si rischia tuttavia di perdere a causa della congestione. Ciò che emerge è dunque l'incompatibilità tra alcuni segmenti di domanda, incompatibilità che è indispensabile saper gestire con scelte ed interventi a livello dell'offerta e della politica tuistica. Altri elementi di disturbo sembrano essere i camion che raccolgono la spazzatura la mattina presto e i bambini, ma si tratta di lamentele isolate.

1_Il modello del questionario e la scheda di elaborazione delle risposte sono riportate come allegati. Molti questionari non sono stati compilati in maniera completa, mentre in altri casi sono state fornite più risposte ad una stessa domanda: questo spiega i totali delle tabelle della scheda di elaborazione, spesso sensibilmente inferiori o superiori al totale di 133 risposte.
 
Approfondimenti
Allegati
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Tabella 3.17 Numero di visitatori al Museo del Duomo di Ravello download >>
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Tabella 3.17a Numero di visitatori al Museo del Duomo di Ravello: anno 2003, dati mensili download >>
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Tabella 3.18 Numero di visitatori a Villa Rufolo download >>
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Tabella 3.19 Numero di visitatori alla Villa archeologica marittima romana di Minori download >>
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Grafico 3.20 Numero di visitatori al Museo del Duomo di Ravello download >>
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Grafico 3.21 Numero di visitatori alla Villa archeologica marittima di Minori download >>
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