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Con l'eccezione di Tramonti i comuni più popolosi coincidono con le principali località turistiche costiere. La densità della popolazione evidenzia un marcato dualismo tra i comuni collinari e quelli costieri, anche se nell'ultimo decennio si è manifestata una timida tendenza al riequilibrio confermata dalle diverse dinamiche demografiche dei comuni. La Costa d'Amalfi sta tuttora attraversando una lunga fase di calo demografico. Gli indici di senilità descrivono una popolazione più anziana della media provinciale, al punto che l'indice di ricambio della popolazione lascia prevedere un'ulteriore, significativa contrazione. La modernizzazione della struttura economica e produttiva ha profondamente trasformato la fisionomia della maggior parte dei comuni, soprattutto di quelli interessati da una crescita turistica recente o più pesantemente colpiti dalla crisi delle attività tradizionali. Il risultato è stato lo spostamento della manodopera dal settore primario al terziario. In particolare, il settore alberghiero e della ristorazione risulta essere il perno dell'occupazione soprattutto nelle località turistiche "storiche" e in quelle ad esse più vicine. Il tessuto produttivo appare piuttosto vitale: nell'ultimo decennio i comuni periferici hanno registrato tassi di crescita superiori a quelli dei centri trainanti dell'economia locale, che continuano tuttavia a concentrare la maggioranza delle unità locali e degli addetti. Sebbene in declino, l'agricoltura svolge tuttora un ruolo importante in alcune economie locali. Date le piccole dimensioni delle aziende, la prevalente conduzione familiare, la diffusione dell'arboricoltura e la stessa morfologia è tuttavia evidente che la rivitalizzazione del settore dovrebbe basarsi sulla tipicità del prodotto, sulla garanzia della sua qualità e sulla riscoperta delle tecniche agrarie tradizionali. La disoccupazione, anche se ancora piuttosto alta, appare un fenomeno in calo e anche la disoccupazione giovanile è generalmente diminuita. Parallelamente, è migliorato il livello di istruzione. Pur con forti differenziazioni tra i comuni, gli indicatori socio-economici appaiono abbastanza positivi: le condizioni abitative sono soddisfacenti dal punto di vista sia quantitativo che qualitativo; il numero di autovetture ogni 100 abitanti è superiore alla media provinciale e in forte crescita; il reddito pro capite è in molti casi superiore alla media provinciale.
 
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