Premio Nazionale per la Valorizzazione del Patrimonio Culturale materiale ed immateriale "Patrimoni Viventi" edizione 2024:
i vincitori

 

Per la sezione "Enti Pubblici", 1° classificato il progetto "I bottai di Rocca Santo Stefano: un patrimonio culturale da riscoprire e valorizzare” realizzato dal Comune di Rocca Santo Stefano (RM).

Motivazione:
Lontano dai clamori della Capitale, su un’altura da cui la scorge, in un habitat naturale di particolare suggestione, il Comune di Rocca Santo Stefano attinge alla memoria collettiva e studia l’antico mestiere del bottaio, nel tentativo ben riuscito di elevarlo a fattore identitario della propria cittadinanza. Una radice così forte, per altro fortemente connessa fino a qualche decennio fa all’economia locale, meritava azioni intelligenti di rilancio nuovamente scoprendo la creazione dal legno di castagno di oggetti che – al di là dell’utilità dell’impiego – richiedono, per la loro fattura, abilità e speciale perizia per superare felicemente il confine tra artigianato e arte. Uno degli aspetti distintivi del progetto è il coinvolgimento attraverso le realtà associative locali di anziani e giovani, teso a favorire l’esercizio del diritto di partecipazione e il dialogo intergenerazionale. Le risultanze di tale puntuale lavoro sono state oggetto di interviste raccolte in un supporto audiovisivo presentato pubblicamente. Così pure merita di essere evidenziato il lavoro di raccolta dati anche relativo alle tecniche di lavorazione del legno e di costruzione dei contenitori (botti, tini, bigonce). E dunque un lavoro profondo non solo sulle metodiche e le pratiche, ma anche sul sostrato di conoscenze, di racconti e di saperi, realizzando così la perfetta aderenza al tema del concorso e alla coniugazione tra Patrimonio Materiale e Patrimonio Immateriale.

 

 
Per la sezione "Associazioni private", 1° classificato il progetto "Kino Guarimba – The Ukrainian Edition"  realizzato dall'Associazione Culturale La Guarimba International Film Festival, Amantea (CS).

Motivazioni:
Il tema della formazione sottende il progetto e ne rappresenta il valore aggiunto. Una piccola realtà del Mezzogiorno, Amantea – sul litorale calabro nella provincia di Cosenza – sceglie di aprire i propri orizzonti e di affacciarsi al mondo attraverso il linguaggio universale delle immagini: il cinema, il prodotto audiovisivo intesi come strumento educativo per la crescita della comunità locale, per l’accentuazione della sua capacità relazionale, per la costruzione di un modello di turismo sostenibile. Non a caso è stato previsto l’obbligo di almeno una scena in esterno, proprio al fine di promuovere il contesto paesaggistico e ambientale. E il mare che dovrebbe essere – come accade ad Amantea – luogo di scambi, di incontro per favorire il dialogo interculturale!
E il mondo ha risposto alla chiamata: cinquanta artisti partecipanti delle più diverse estrazioni territoriali e ai cinque provenienti dall’Ucraina, con un gesto emblematico e significativo di spiccata sensibilità, è stata offerta una borsa di studio.
Altro elemento di particolare rilievo è il ruolo assegnato ai cittadini residenti, veri protagonisti dell’iniziativa. Il progetto interpreta pienamente il nesso tra Patrimonio Materiale e Immateriale.

Menzioni speciali
Enti pubblici
"META\MAR Metamorphose - Cantiere Museale Partecipato", realizzato dalla Regione Autonoma Valle d'Aosta

"Regina Viarum. La Via Appia nella grafica tra ‘500 e ‘900", realizzato dall'Istituto Centrale per la Grafica, Roma


Associazioni private
"Donne Patrimoni Viventi in Terra d’Otranto",  realizzato da O.R.S. Osservatorio Ricerca Sociale. Centro studi, politiche e ricerche sociali, Tricase (LE)

"L'opera dei pupi siciliani: pianificazione strategica, trasmissione, valorizzazione", realizzato dall'Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari (PA)

"Un patrimonio mondiale per tutti. Monumenti e aree archeologiche: spazi sociali attivi per la città contemporanea", realizzato da Fondazione Brescia Musei (BS)

 


 

Premio "Patrimonio Vivente" a Mounir Bouchenaki, Archeologo, Direttore Arab Regional Centre for World Heritage

Motivazione:
Archeologo puro, nell’arco della feconda attività scientifica e professionale ha avuto esperienze innanzitutto nella sua terra d’origine, l’Algeria, ricoprendo nel tempo incarichi via via sempre più prestigiosi, accanto a grandi Maestri, che gli sono valsi la considerazione e la stima a livello internazionale, lasciando maturare la nomina a Direttore del World Heritage Center presso l’UNESCO a Parigi. Successivamente Direttore generale dell’ICCROM e in tutto l’arco della sua vita professionale costantemente impegnato in organismi di rilevanza internazionale in vari Paesi, in missioni di scavo in ogni parte del mondo, perciò insignito di numerosi meritatissimi riconoscimenti tra i quali primeggiano la nomina a Chevalier de la Légion d’Honneur da parte del Presidente della Repubblica Francese (2006) e la Gold Medal al merito della Cultura conferitagli dal Presidente della Repubblica d’Algeria.
Egli accompagna il proprio quotidiano impegno al servizio della Cultura con semplicità sorprendente e con esemplare disponibilità. Mounir Bouchenaki rappresenta perciò la “incarnazione” del “Patrimonio Vivente”.

I premi in ceramica sono opera dell’architetto salernitano Marco Petillo, artista

Descrizione e immagini dei progetti sono pubblicati nel n. 57 di Territori della Cultura.