Premio Nazionale per la Valorizzazione del Patrimonio Culturale materiale ed immateriale "Patrimoni Viventi" edizione 2023:
i vincitori
Per la sezione "Enti Pubblici", 1° classificato il progetto "Tour di Lallio - Un Paese in scena” realizzato dal Comune di Lallio (BG).
Motivazione
L’iniziativa ha puntato, fin dalla sua ideazione, al pieno coinvolgimento di tutti gli attori locali: comune, scuola, parrocchia, biblioteca, realtà associative. Nella fase attuativa è stata sostenuta e accompagnata dai cittadini, diventando strumento di coesione sociale. Proprio la ‘contitolaritá’ ente locale/comunità nelle differenti rispettive articolazioni rappresenta il valore aggiunto di una progettualità intelligente e genuina, senza sovrastrutture, mirata allo sviluppo compatibile con le vocazioni del territorio e perciò sostenibile, che ai Cittadini attribuisce protagonismo nella Cultura, incarnando appieno lo spirito e la lettera della Convenzione di Faro (P. 2005).
Il progetto “Tour di Lallio - Un Paese in scena”, ha saputo coniugare l’obiettivo della fruizione del contesto storico-artistico con l’animazione e la drammatizzazione teatrale incentrate su fatti storici e aneddoti legati a quel luogo. Palcoscenico: il piccolo centro urbano; Interpreti: i Cittadini.
A fronte dell’esiguità dei costi si è prodotto un effetto moltiplicatore incalcolabile dal punto di vista dei risultati: esempio virtuoso di oculata amministrazione!
Per la sezione "Associazioni private", 1° classificato il progetto "WECHO - L’eco delle donne di montagna" realizzato dalla Fondazione Nuto Revelli (CN).
Motivazione
La Comunità locale, protagonista, incarna lo spirito e la lettera della Convenzione di Faro (P. 2005), ma con un profilo peculiare costituito dalla centralità della componente femminile.
Nel Progetto WECHO “L’eco delle Donne di Montagna” le donne sono artefici e destinatarie delle azioni programmate. E ‘l’eco’ si è propagata nelle differenti valenze che hanno caratterizzato l’iniziativa: animare i luoghi a partire dai piccoli borghi come Paraloup di Rittana (CN), valorizzare la risorsa della ruralità, attingere ai saperi della civiltà contadina, declinare concretamente il senso e la sostanza della Comunità quale centro delle relazioni umane, elemento costitutivo del Territorio.
Un particolare interessante è espresso dalla transnazionalità della compagine: ben 151 le donne coinvolte, in maggioranza di nazionalità italiana, ma le altre provenienti da Armenia, Austria, Francia, Germania, India, Olanda, Perù, Spagna, Svezia, Svizzera, Slovacchia; il dato ha inciso sulla multiculturalità dell’approccio che è certamente un valore aggiunto!
Menzioni speciali
Enti pubblici
"Il ritorno della pesca alla tratta: una comunità per ritrovare e tramandare il proprio patrimonio immateriale", realizzato dal Comune di Cesenatico
"VoCaTe – La voce della terra: canti e riti della tradizione", realizzato dalla Provincia di Lecco
"Il Teatro de LAMEMORIA", realizzato dal Comune di Maniago (PN)
Associazioni private
"SCINTILLARTE: I giovani della Scintilla raccontano l’arte", realizzato dall'Associazione La Scintilla ONLUS (NA)
"Le vie della transumanza nel Lazio", realizzato da Società Geografica Italiana
"IN-CONTRO", realizzato da Fondazione Biblioteca Pubblica Arcivescovile “A. De Leo” (BR)
"Memorie di sale", realizzato da Centro Ricerche EtnoAntropologiche (SI)
Monica Hannasch
Premio Nazionale “Patrimonio vivente”
Motivazione
La sua casa-museo, tra le colline di Scario, domina il Golfo di Policastro, estremo lembo della provincia di Salerno. Berlinese di nascita, dopo un lungo percorso artistico anche oltreoceano giunse a Scario, ma poi non se ne staccò più, vi elesse domicilio sprigionando la sua ‘vis creativa’ tra i profumi, i colori, i paesaggi culturali da cui tutt’oggi trae ispirazione per i pregiati batik, seguendo l’insegnamento del suo maestro Richard Dölker. Il “periodo tedesco” della Ceramica vietrese trovò in entrambi, e in pochi altri artisti di quel tempo fortunato, le massime espressioni. A Scario i termini sono capovolti: è Monica a dare ‘genius’ al luogo a cui è ormai legata da un forte sentimento di appartenenza, una seconda cifra identitaria, come affascinante epigone del Grand Tour, “Patrimonio vivente”!
I premi in ceramica sono creazioni dell'artista Nerella Apicella.
Descrizione e immagini dei progetti sono pubblicati nel n. 53 di Territori della Cultura.