Master in Beni Culturali e Sviluppo Locale Sostenibile

Salerno,30 Settembre  2005 - 30 Novembre 2006

Iin collaborazione con il Parco Scientifico e Tecnologico di Salerno, nel quadro di Programma Operativo Nazionale per le Regioni Obiettivo 1, “Ricerca Scientifica, Sviluppo Tecnologico, Alta formazione” 2000-2006, ASSE II,I Misura III.4/A - MIUR

 

Il patrimonio culturale è diventato una risorsa preziosa per avviare processi di sviluppo locale, anche perché, inglobando progressivamente oltre ai monumenti e alle opere d’arte anche quegli elementi che venivano abitualmente definiti “minori” o “vernacoli”, ha esteso ai territori l’attrattività che una volta era prerogativa di poche “città d’arte”. “Paesaggio culturale”, “Cultural landscape”, “Territorio storico" (TS), sono oggi i termini correnti che definiscono tutti gli elementi che a vario titolo documentano la cultura delle comunità.

La valorizzazione del TS, tuttavia, richiede un approccio culturale, scientifico e metodologico totalmente differente da quello utilizzato per la tutela dei monumenti o dei centri storici.

Il “manager del territorio storico” (MTS), tuttavia, non è un nuovo specialista. Per supportare efficacemente le scelte dei decisori locali l’MTS deve essere capace sia di affrontare e risolvere i problemi derivanti da processi di sviluppo locale - che attivano necessariamente un gran numero di piccoli attori - sia di mettere a punto progetti capaci di sfruttare le potenzialità del TS senza comprometterne la qualità. Inoltre, tenuto conto che il successo di un’azione di sviluppo del TS dipende non solo dalla efficace gestione in tutte le sue fasi (progetto-valutazione-monitoraggio-aggiustamento-diffusione), ma anche dai “comportamenti” dei vari attori, l’MTS non solo deve avere una buona conoscenza dei beni culturali, materiali ed immateriali, che possono essere oggetto di valorizzazione, deve anche possedere nozioni di economia e di organizzazione aziendale, di marketing territoriale, di tecniche di analisi e valutazione dei progetti, di tecniche di comunicazione, di criteri di prevenzione e risoluzione dei conflitti.

Non un tuttologo, ma un tecnico che, muovendo dalle conoscenze specifiche e approfondite nella propria disciplina, utilizza criteri e metodi di analisi/progetto, ad un livello che gli consenta di porre le domande “giuste” agli altri specialisti. Che sia in grado, cioè, prima di progettare e valutare interventi di valorizzazione dei “territori storici”, poi di pubblicizzarli e gestirli. E che, quindi, possa offrire un supporto tecnico qualificato al decisore politico che voglia avviare progetti di sviluppo locale fondati sulla valorizzazione delle risorse culturali di un territorio.

Sul sito del Centro www.univeur.org è presente una pubblicazione on-line del Master in cui è possibile reperire più ampie informazioni su:

  • finalità e articolazione del Master
  • materiali didattici distribuiti nei vari moduli
  • prove intermedie e finali dei corsisti
  • relazioni sugli stages effettuati
  • curricula completi dei corsisti
  • schede dei docenti

 

I Corsisti

I corsisti (19) sono stati selezionati tra giovani laureati disoccupati residenti in regioni dell’Obiettivo 1, in cerca di prima occupazione e di età non superiore ai 28 anni, se in possesso di laurea, o 32 anni, se in possesso di specializzazione post-laurea. Si è inteso dare appositamente spazio a laureati di aree diverse per garantire un apporto di competenze interdisciplinari necessarie ad affrontare sia i molteplici elementi che costituiscono il Territorio Storico (architetture vernacole, coltivazioni tradizionali, emergenze naturalistiche, sistemazioni del suolo, tradizioni e feste, saperi locali), sia le problematiche da affrontare per valorizzarlo (analisi di mercato, verifiche di sostenibilità, progetti di intervento, piani di comunicazione).

 

Il percorso formativo

Il corso è iniziato il 30 settembre 2005 e si è concluso il 30 novembre 2006. La durata complessiva è stata di 1560 ore, per un totale di 54 docenti, suddivise in quattro fasi:

 

1. Cultura del progetto (384 ore) sui seguenti moduli:

  • § Introduzione ai problemi di gestione dei sistemi complessi e allo sviluppo
  • § Tecniche di analisi economica e territoriale
  • § Pianificazione e programmazione per progetti
  • § Project management
  • § Analisi di fattibilità tecnica e ambientale, socio-economica e finanziaria, giuridica e amministrativa
  • § Analisi dei possibili conflitti e delle soluzioni per evitarli/vincerli
  • § Istituzioni europee e programmi comunitari
  • § laboratorio di lingua inglese
  • § laboratorio d’informatica

 

2. Cultura d’impresa (416 ore) sui seguenti moduli:

  • § Mercato, organizzazione aziendale e risorse umane nei progetti di sviluppo locale
  • § Processi e prodotti, R&S, innovazione tecnologica nella valorizzazione del territorio storico
  • § Caratteristiche e problematiche della New Economy
  • § Patrimonio culturale, sviluppo locale e relative problematiche
  • § Finanza aziendale per la valorizzazione del territorio storico e lo sviluppo locale
  • § Marketing, promozione e commercializzazione
  • § Problemi e potenzialità della new economy
  • § visite di studio presso Comune di Caiazzo (CE); Comune di Giffoni Valle Piana (SA); Comune di Giffoni Sei Casali e Sieti (SA); Carnia (UD) presso i Comuni di Comeglians, Ravacletto, Sutrio e Sauris

 

3. Sviluppo dei progetti (400 ore) Le nozioni ed i metodi appresi nelle prime due fasi sono stati applicati nella redazione di un progetto di sviluppo locale che ha investito un comprensorio della Valle del Mingardo ed è stato prodotto con la fattiva collaborazione della Comunità Montana Lambro e Mingardo. I corsisti,  divisi in quattro team pluridisciplinari, hanno identificato, analizzato e valutato le potenzialità di valorizzazione delle architetture abbandonate, del sistema dell’acqua (canali e mulini), delle produzioni agricole tradizionali, delle feste legate ai cicli di coltivazione e alla manutenzione del territorio.

 

4. Stage (320 ore) presso enti locali, associazioni e organismi impegnati nella programmazione territoriale e nella promozione dello sviluppo locale.

Inoltre sono state realizzate delle Verifiche (40 ore),  in itinere e finale, per la valutazione dell’apprendimento.