Convegno e mostra La Costa d’Amalfi

Ravello 10 - 19 Giugno 2005

Nnel quadro del progetto europeo "INTEGRATIO: I luoghi dell'integrazione culturale nella tradizione e in prospettiva. Dalla visita all'incontro: la Costa d'Amalfi (I), l'Alto Ribatejo (P), la Costa Dorada (E), e la Provincia di Dobrogea (RO)

La mostra presenta i risultati della ricerca svolta dal Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali in Costa d'Amalfi, con la direzione scientifica di Maura Cetti Serbelloni, in collaborazione con Maria Carla Sorrentino e Patrizia Palumbo, nel quadro del progetto europeo "INTEGRATIO: I luoghi dell'integrazione culturale nella tradizione e in prospettiva. Dalla visita all'incontro: la Costa d'Amalfi (I), l'Alto Ribatejo (P), la Costa Dorada (E), e la Provincia di Dobrogea (RO)".

La mostra si sviluppa in tre parti:

  1. Ieri e oggi… il sistema locale: rapido excursus sul territorio, la comunità locale ed il sistema turistico
  2. Ieri e oggi… il patrimonio culturale: un primo censimento, l'analisi e le interpretazioni
  3. …e domani: Le proposte

Al di là degli stereotipi, l’analisi territoriale e socio-economica rivela luci e ombre di un sistema in evoluzione tuttora attraversato da processi e dinamiche contraddittorie, condizionato dalle scelte del passato e penalizzato da minacce e debolezze strutturali. In tale contesto il turismo gioca un ruolo determinante e pervasivo, condizionando l’economia e ancor più la società, la fisionomia territoriale e paesaggistica, i criteri e i contenuti che presiedono all’impiego di risorse esauribili quali sono i beni culturali.

La maturità e la scarsa competitività sul mercato turistico internazionale sono sintomi di problematiche latenti che pongono la Costa d’Amalfi di fronte alla necessità di una scelta, che evidentemente non può non ripercuotersi sull’intero sistema: declino o riqualificazione, intesa come radicale ed organico cambiamento di rotta fondato sull’uso consapevole delle molte risorse presenti.

Il censimento e l’analisi del patrimonio culturale hanno confermato l’esistenza di straordinarie potenzialità e di una gamma vasta e diversificata di fattori di unicità. Eppure, l’analisi critica dell’attuale valorizzazione ha messo in luce un gigantesco divario tra la proposta culturale e le potenzialità del territorio, evidenziando gravi criticità nelle opportunità di godimento e comprensione, nello stato di conservazione e nella tutela, nello stesso riconoscimento e nell’interpretazione dei valori e dei significati dei beni.

Proprio da questo divario e dall’incoerenza dell’immagine, dell’offerta e della stessa gestione del patrimonio rispetto all’identità storica e culturale del territorio scaturiscono le proposte, sotto forma di uno scenario alternativo di valorizzazione e tutela, di governo del fenomeno turistico e di approccio ai rapporti reciproci ed incrociati tra la comunità locale, il patrimonio e i visitatori. Evidentemente, esistono anche le opzioni del non intervento e dell’intervento fondato su principi e motivazioni già sperimentate: ma è esattamente rispetto alle conseguenze di tali scelte che lo scenario si definisce “alternativo”, simulando delle diversità concepite come critica del “già fatto” e come proposte per il futuro compatibili con il benessere complessivo del sistema locale.