Pilot project for Cultural and Creative Industries Finance, Learning, Innovation and Patenting for Cultural and Creative Industries (FLIP for CCIs-2) 

Workshop: 8.1 Attori e spazi delle Industrie Culturali Creative per l'innovazione per il patrimonio
Meeting Zoom, 20 settembre 2021

Partecipanti
Maria Grazia Bellisario, Facilitator, Co-direttrice Master UNINT Gestione Patrimonio Mondiale e valorizzazione dei beni e delle attività culturali
Giovanna Barni, keynote speaker BS1, Presidente CoopCulture
Massimo Zucconi, keynote speaker, Urbanista
Eugenia Apicella , CUEBC Segretario Generale
Claudio Bocci, Ravello Lab, Presidente Associazione Cultura del Viaggio
Paolo Castelnovi, Presidente Associazione LandscapeFor
Anna Conticello, Focal Point Europa Creativa, Ministero dela Cultura
Aldo Grassini, Presidente Museo tattile statale Omero-Ancona
Annalisa Trasatti, Museo tattile statale Omero-Ancona
Monica Valiante, CUEBC

Programma

Il workshop ha tenuto conto dell'obiettivo iniziale, ovvero quello di discutere e confrontarsi sull'attuale situazione occupazionale del settore a livello nazionale in termini di riconoscimento di nuove competenze e professionalità, nonché di conservazione di quelle già esistenti ea rischio di estinzione. contestualizzare la riflessione all'interno del più ampio panorama comunitario.

Il workshop ha quindi analizzato i casi di successo, le potenzialità e le opportunità ma anche alcune criticità e rischi della situazione attuale, ponendo ai partecipanti le seguenti domande:
1) Quali attori e spazi sono disponibili per l'innovazione nel patrimonio culturale?
2) Come si riflettono i temi nella qualità e riqualificazione dei luoghi in termini di accessibilità e intervento sul territorio?

La discussione si è articolata in due sessioni distinte, seppur fortemente integrate:
1) Le ICC nel processo di innovazione dell'offerta culturale: domande aperte su spazi e attori
2) Spazi virtuali, spazi territoriali: qualità, opportunità e rischi nella gestione e trasformazione


Discussione

- È stato affrontato il tema della trasversalità della cultura nelle politiche di rilancio e sviluppo economico e l'importanza di investire in progetti di qualità per creare le condizioni per il rilancio del settore delle imprese culturali.
Le risorse europee e per l'Italia la dotazione finanziaria del Piano nazionale per la ripresa e la resilienza (PRR) saranno un'occasione da non perdere per la rinascita e il rilancio del settore, pesantemente penalizzato dall'emergenza COVID. Rilevante è l'esperienza e il potenziale che viene implementato attraverso il programma Europa Creativa che presenta innovazioni significative proprio in relazione alle imprese culturali e creative.
Il tema dell'accessibilità è stato affrontato a partire dalle esperienze positive illustrate dai rappresentanti del Museo Tattile Statale Omero e dal superamento delle barriere, non solo cognitive e fisiche, ma anche economiche e sociali.
A questo proposito, è necessario attuare una politica strategica di accessibilità che assicuri un ampliamento della fruizione a tutti i livelli..

- Nella seconda sessione è stato evidenziato come il patrimonio culturale (inteso come insieme di beni culturali, paesaggi, tradizioni e creatività artistica) costituisca un tratto fondamentale dell'identità nazionale e una risorsa strategica per la ridefinizione dei valori sociali e il riorientamento delle economie nel 21° scenari del secolo. La consapevolezza che il patrimonio culturale può offrire enormi opportunità per:
• la creazione di nuovi posti di lavoro,
• la creazione di nuove imprese,
• crescita dell'occupazione diretta e indiretta,
• l'innalzamento della coscienza civile, la coesione sociale e la qualità della vita.
È stato evidenziato che le espressioni più significative del patrimonio culturale spesso convivono con luoghi degradati da curare perché ne compromettono l'accessibilità e la possibilità di produrre ripercussioni sociali;
• il patrimonio culturale è ancora oggetto di attacchi e rischi di distruzione e lo sarà anche in futuro perché sul territorio vi sono interessi pubblici e privati non sempre modulari;
• una parte significativa del patrimonio culturale non è ancora percepita come tale, compreso ciò che si sta formando nel nostro tempo (archeologia industriale, architettura, ecc.).

- Asset e contesti locali, molto spesso interconnessi, richiedono una strategia e una pianificazione unitaria e coerente.
- La cultura deve assumere un carattere costitutivo e conforme alla pianificazione strategica