Pilot project for Cultural and Creative Industries Finance, Learning, Innovation and Patenting for Cultural and Creative Industries (FLIP for CCIs-2) 

Workshop: 7.1 Definizione del ciclo di vita del patrimonio culturale e le professioni del patrimonio 
Meeting Zoom, 14 luglio 2021

Partecipanti
Daniela Savy, Università degli Studi di Napoli Federico II
Lorenzo Casini, Capo di Gabinetto Ministero della Cultura
Stefano De Caro, già Direttore ICCROM
Maurizio Di Stefano Presidente ICOMOS Italia
Paolo Giulierini, Direttore Museo Archeologico di Napoli MANN
Mita Marra, Università degli Studi di Napoli Federico II
Daniele Pitteri, AD Fondazione Musica per Roma Auditorium Parco della Musica

Discussione
- Lorenzo Casini mette in evidenza le criticità derivanti dal mancato reclutamento negli ultimi anni di personale MIC. Rileva il disallineamento tra Accademia e formazione dei profili professionali necessari. Ritiene necessaria per la formazione degli operatori MIC una Laurea tradizionale, un dominio e poi le varie specializzazioni. Contrario alle lauree ibride.
- Stefano De Caro pone l’accento sulla formazione internazionale necessaria ai profili ad esempio dei registrar e alla indispensabile riforma dei registry inventariali. Suggerisce per il Management dei siti UNESCO la presenza nei consigli di gestione di un rappresentante del territorio.
- Maurizio Di Stefano mette in evidenza l’opportunità di riconoscere le professioni non ordinistiche. IN Italia il comparto culturale non è riconosciuto quale comparto produttivo.
- Per Paolo Giulierini vi è carenza di personale in particolare di figure esperte nella gestione dei PON e dei finanziamenti in genere. Necessario che il Direttore dei Siti non svolga funzioni di curatela. E’ opportuno che il MIC finanzi i musei autonomi al fine di consentire le consulenze esterne che sopperiscano alla carenza di personale specializzato.
- Per Daniele Pitteri i profili professionali sono in continua evoluzione e da declinare in ragione delle specificità del singolo Museo o sito. Anche lui d’accordo con Casini sulla formazione di base (un dominio) e successive specializzazione teorica e sul campo nei siti.
- Mita Marra è contraria alle professioni regolamentate. Necessario formarsi e specializzarsi sul campo, ma anche implementare corsi di Laurea innovativi e multidisciplinari più legati alla realtà in evoluzione.