Pilot project for Cultural and Creative Industries Finance, Learning, Innovation and Patenting for Cultural and Creative Industries (FLIP for CCIs-2) 

Workshop: 3.1 Struttura del settore CCI per il portale EU Skills Panorama | 4.1 Sistema educativo e cultural skills
Meeting Zoom, 17 settembre 2021

Partecipanti
Fabio Pollice, Università del Salento, INCREAS Country Manager
Eugenia Apicella, CUEBC – Segretario Generale
Elena De Panfilis, Università Cattolica del Sacro Cuore
Stefano Esposito, Membro Onorario SOS Archivi, Esperto arcivi e biblioteche, Curatore Mostra Blind Pottery Light
Patrizia Miggiano, Università del Salento
Luciano Rosati, Università di Napoli; SISCo
Pasquale Ruocco, Storico d’arte contemporanea
Monica Valiante, CUEBC

Programma

11.00 -11.15 – Benvenuto di Eugenia Apicella (CUEBC -Segretario Generale)
11.15-11.25 – Presentazione del progetto
11.25 -13.15 – Discussione:
a) Analisi preliminare della trasformazione del mercato del lavoro nel settore dei beni culturali
b) Come cambia la gestione dell'istituzione culturale nell'ambiente digitale?
c) Professioni e competenze per i beni culturali digitali: come guardare agli scenari futuri?
d) Modelli di digitalizzazione che consentano la conservazione, la valorizzazione e la diffusione del patrimonio culturale


Discussione
- Considerazioni preliminari sui cambiamenti del mercato del lavoro nel settore dei beni culturali.
- Analisi dello stato dell'arte delle professioni dei beni culturali con riferimento al Portale Europeo delle Competenze Panorama.
- Considerazioni sulle trasformazioni dell'esperienza di fruizione del patrimonio culturale nell'era digitale. Riprodurre digitalmente un patrimonio culturale significa necessariamente ricollocarlo nel tempo e nello spazio? Se sì, quali sono le implicazioni etiche ed estetiche di tale operazione?
- Considerazioni sul ruolo della gestione del patrimonio digitale, in quanto consente di percepire ed esplorare le aspettative e i comportamenti dei visitatori e, in definitiva, di creare formati e modelli di utilizzo innovativi e, allo stesso tempo, culturalmente sostenibili.
- Analisi delle nuove pratiche digitali per i beni culturali nel contesto nazionale e internazionale e analisi dei rischi: a) semplice trasposizione di contenuti analogici in formato digitale; b) generazione di un ingiustificato antagonismo tra l'asset originario e quello digitale.
- Analisi dei comportamenti dei visitatori durante la riapertura dei musei post lockdown. Caso di studio: il Museo degli Uffizi a Firenze che ha contato, ad esempio, 7.300 visitatori in sei giorni, pur essendo aperto solo ai visitatori della regione. Conclusione: se i siti archeologici e le istituzioni museali che hanno avuto maggior successo nel promuovere nel tempo esperienze digitali originali e culturalmente sostenibili siano quelli che effettivamente attraggono il maggior numero di visitatori dal vivo.
- Considerazioni sulle tecnologie digitali connesse per il patrimonio, il cui utilizzo consentirebbe, inoltre, di coniugare gli obiettivi di fruibilità trasversale con quelli più marcatamente scientifici: si pensi, in tal senso, alla condivisione di informazioni, formati e modelli tridimensionali che potrebbero creare preziose collaborazioni tra comunità scientifiche lontane, generando così proficue occasioni di dialogo reciproco tra loro e con istituzioni culturali e museali, che altrimenti sarebbero difficilmente realizzabili.