Ravello Lab 2021: la giornata di apertura
Premi “Patrimoni viventi” a Comune di Noto, Casa Poesia Como e pescatore Pino Veneruso
Prosegue fino a domani la tre giorni di studi e confronti su “Cultura è Futuro”.

 

Inaugurata la sedicesima edizione di Ravello Lab – Colloqui internazionali, l’annuale forum europeo su cultura e sviluppo promosso da Federculture, dal Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali e da quest'anno da Formez PA.
“Ravello Lab si conferma un incubatore di idee e un laboratorio di progettualità già dalle battute iniziali di questa sedicesima edizione” ha spiegato Alfonso Andria nel trarre un sommario bilancio della prima tavola rotonda dal titolo “Le Città e i territori protagonisti della Cultura”.
“La ricchezza dei contenuti ha garantito una qualità del confronto condotto dalla giornalista Titti Marrone – ha aggiunto il presidente del Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali e Comitato Ravello Lab -. Di notevole rilevanza le testimonianze dei curatori dei dossier di candidature e dei due sindaci presenti: Parma capitale italiana della Cultura in carica e Procida, che lo sarà nel 2022; Vibo Valentia, capitale italiana del Libro 2021 e Tropea, borgo dei borghi 2021”.

E così, l’intento di promuovere la conoscenza e lo scambio delle buone prassi nella valorizzazione del patrimonio culturale: il Premio nazionale “Patrimoni viventi”. Si tratta di una ricognizione annuale delle iniziative di valorizzazione realizzate in Italia nel corso dell’anno precedente, selezionando e premiando le migliori anche al fine di diffonderne la conoscenza all’interno del comparto dei beni culturali e indurre processi emulativi. I criteri di valutazione per l’anno 2020 a sostegno dei progetti per la fruizione, sono valorizzazione e salvaguardia dei patrimoni, posti in essere come strumento di risposta all’emergenza epidemiologica.
Nella sezione “Enti pubblici” premiato il comune siciliano di Noto, in provincia di Siracusa rappresentato dal sindaco uscente Corrado Bonfanti. Nella sezione “Privati” il riconoscimento è stato assegnato alla Casa della Poesia di Como, col premio ritirato dalla presidente Laura Garavaglia. Il premio “Patrimonio Vivente” è stato consegnato al pescatore cilentano Pino Veneroso tra gli ultimi custodi dell’antica pratica della pesca delle alici.
I premi, opere ceramiche di pregio, sono stati realizzati dal maestro ceramista vietrese Antonio D’Acunto.


Premio Nazionale “Patrimoni viventi”
Sezione “Enti Pubblici”

Comune di Noto (Siracusa)
Per aver saputo impiegare la Cultura come strumento per la ripartenza attraverso il progetto “Igor Mitoraj ed i Siti UNESCO Siciliani”, esaltazione del dialogo tra antico e contemporaneo in un autentico ’scrigno’ quale è la Città di Noto, emblematico esempio di concentrazione di opere dell’arte barocca, che attraverso il coinvolgimento attivo dei cittadini e della “comunità patrimoniale” incarna il messaggio della Convenzione di Faro sul valore dell’eredità culturale.

Sezione “Privati”

La Casa della Poesia di Como
In una realtà territoriale tanto dolorosamente provata dalla pandemia ha voluto affermare il primato della cultura attraverso il messaggio che la Poesia esprime, in particolare nella sua declinazione civile, affidandolo alle più autorevoli voci dello scenario internazionale nell’ambito del Festival Europa in Versi la cui X edizione, dedicata al tema “Poesia e Libertà”, ha favorito con l’ausilio della comunicazione online la partecipazione di una platea vasta e motivata. A ritirare il premio la presidente Laura Garavaglia.

Premio Nazionale “Patrimonio vivente”

Pino Veneroso
Il rapporto viscerale con il mare lo rese protagonista anni fa di una singolare impresa: navigatore in solitaria sulla rotta del Leon di Caprera, Pisciotta - Montevideo, a bordo della barca a vela “Jutta”. Un amore smisurato, che vive di scoperta e conforto, vive di emozioni semplici e autentiche: Pino Veneroso ne ha fatto una promessa d’amore, è il suo mare a scandire la sua vita. Oggi ne scrive e la racconta, pratica l’antica pesca delle alici di menaica, incoraggia la continuazione dei mestieri di un tempo: la tecnica di ammaglio delle speciali reti, l’arte dei maestri d’ascia nella piccola cantieristica. Con lo ‘stile di vita’ esalta il legame uomo-ambiente nei paesaggi culturali del suo Cilento.