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Catalogo della mostra di Jutta Thamm
Ravello, 26 ottobre - 12 novembre 2000
 

In collaborazione col Centro Universitario per i Beni Culturali di Ravello, nel 1996, studenti della Facoltà di Scienze della Cultura dell'Università di Brema e della Facoltà di Antropologia dell'Università La Sapienza di Roma intrapresero e condussero a termine una ricerca etnologica dal titolo: Influenza dell'incontro di diverse culture sul patrimonio culturale in una regione turistica "Costiera Amalfitana". La domanda, a cui 18 studenti dislocati in 10 paesi, sia della costa che dell'entroterra della Costiera, cercarono di fornire una risposta, era la seguente: Quale influsso esercitano i processi di modernizzazione globale, intensificati dal turismo, sull'infanzia e sui rapporti sociali? I risultati di questa ricerca sul campo si concretarono in una mostra fotografica dal titolo "Una Geografia dell'Infanzia" (Ravello 1996 e Brema 1997), in un seminario tenuto a Ravello nel 1996, nonché in resoconti di ricerca e nelle tesi di laurea degli studenti. Gli studenti lavorarono seguendo il metodo dell'"osservazione partecipante", in base alla quale gli etnologi vivono per un certo periodo di tempo con gli appartenenti alla cultura studiata, entrando così a far parte del tessuto sociale che hanno come oggetto di studio. I protocolli quotidiani, densi di annotazioni, servono a fissare i dati empirici raccolti soggettivamente, per poi sottoporli al vaglio della riflessione e all'analisi etnografica. Queste annotazioni evidenziano le perplessità che si verificano durante la ricerca fra i soggetti partecipanti, e contribuiscono alla percezione di sé e dell'altro. Conversazioni spontanee, interviste, questionari, come pure ricerche in archivi e tabelle statistiche, sono essenziali in questo tipo di ricerca. La documentazione visiva si avvale del supporto fotografico e filmico. Jutta Thamm, nata a Oldenburg in Bassa Sassonia nel 1955, dopo aver conseguito il diploma di designer, dal 1979 lavora a Brema come libera professionista. Conclusi gli studi di grafic-design presso l'Accademia di Belle Arti di Brema e presso la Scuola d'Arte Alsterdamm di Amburgo, ha insegnato disegno e teoria del colore nell'istituto d'arte di Brema, completando la sua formazione professionale con gli studi di Scienze della Cultura ed Etnologia Europea presso l'Università di Brema. Ha esposto le sue opere in varie mostre personali e collettive a Oldenburg, Brema, Hude e Lione. I lavori qui esposti sono stati presentati per la prima volta a Brema nella primavera 2000. Un particolare ringraziamento va al Centro Universitario per i Beni Culturali di Ravello e al professor Dieter Richter dell'Università di Brema, che hanno reso possibile l'allestimento di questa mostra.