Seminario internazionale “Diagnostica Conservazione Tutela - I Disegni di Leonardo”

Roma, 25 - 26 Giugno 2012

In collaborazione con Istituto Centrale per il Restauro e la Conservazione del Patrimonio Archivistico e Librario

Il 20 marzo scorso a Roma all'ICRCPAL, Istituto Centrale per il Restauro e la Conservazione del Patrimonio Archivistico e Librario, erano stati anticipati alcuni risultati di una serie di complesse indagini diagnostiche e analitiche non distruttive alle quali era stato sottoposto l'Autoritratto di Leonardo. In quell'occasione ci si era dati appuntamento al 25 e 26 giugno, per due giornate all’insegna di un workshop internazionale, organizzato dall' ICRCPAL e dal Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali sui temi: diagnostica, conservazione, tutela dei disegni di Leonardo. Obiettivo delle analisi e delle varie comunicazioni del seminario è stato chiarire i dubbi presenti sull’origine dei danni e sui processi evolutivi.

Sull’Autoritratto, infatti, si evidenzia “un diffuso sbiadimento dei segni grafici, un’ampia diffusione delle macchie di foxing, l’imbrunimento del supporto, la presenza di adesivo su tutto il perimetro sul verso del foglio” e, partendo dalla consapevolezza dell’estrema fragilità del supporto cartaceo, presentare ipotesi di “restauro di tipo conservativo”, capace di mantenere inalterate tutte le caratteristiche che fanno parte della storia e dell’identità del disegno.

Nelle conclusioni, presentate il 26 giugno  in conferenza stampa da Maria Cristina Misiti, direttore ICRCPAL, a proposito della conservazione dell’Autoritratto, si legge “i trattamenti che stabilizzano l’opera, ma non cambiano radicalmente il suo aspetto, trovano in genere consenso unanime. I trattamenti conservativi che cambiano l’aspetto di una famosa opera d’arte sono in genere altamente criticati, sia che siano giusti o sbagliati. Molte persone si sono abituate a come appare l’Autoritratto di Leonardo, con macchie e tutto il resto. Alterare il suo aspetto in qualsiasi modo può portare solo a polemiche. Bisogna considerare con attenzione i vantaggi di un intervento conservativo. Sappiamo abbastanza di quest’opera, in termini di autenticità, modello e possibili relazioni con altre opere? Potremmo in qualche modo compromettere importanti informazioni materiali che in futuro potrebbero essere utili per rispondere a domande fondamentali su questo disegno e sulle sue possibili relazioni con altri”. Concetto, quest’ultimo, ribadito dalla direttrice che ha sottoineato come, prima di qualunque azione sul disegno, occorra “conoscere Leonardo”, poiché “non si può ‘restaurare’ qualcosa che non si conosce. È la prima volta infatti che l’Autoritratto lo si osserva così da vicino”. Quindi cautela e “un’ulteriore conoscenza da vicino – ha aggiunto -. Abbiamo infatti molte più domande di tre mesi fa alle quali dobbiamo ancora dare una risposta. Occorre procedere con la diagnostica e lo studio, che saranno effettuati a Torino”. E, a proposito di Torino, Mario Turetta, direttore regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Piemonte, ha confermato che la Direzione sta lavorando al Polo Reale di Torino. Un progetto culturale della Regione Piemonte e del Comune di Torino, la cui inaugurazione è prevista per la fine del 2014, che unirà Palazzo Reale, Galleria Sabauda, Museo di Antichità ed Armeria Reale e Biblioteca Reale. Questa potrebbe essere l'occasione per esporre nuovamente l'Autoritratto che, per ora è tornato "nell'aula bunker realizzata negli anni 90. Stiamo lavorando per realizzare, in locali sempre sicuri ma più ampi, la possibilità di esporlo in maniera più continuativa e per numeri più importanti. Così come al Louvre hanno la Monnalisa al Polo Reale avremo l'Autoritratto di Leonardo, ovviamente tenendo sempre conto che si può esporre per un certo periodo". Periodo che, si legge nelle conclusioni - non dovrebbe superare le 14 settimane, facendo attenzione a tutti i rischi di stress connessi.