ProPEACE Patrimoine Européen pour un Avenir Culturel Ensemble_RAVELLO EVENT: The Roots of Amalfi Cultural Heritage in the European Grand Tour”
Ravello, 16-20 aprile 2018
Esiste un patrimonio culturale che può definirsi “europeo”? E, nel caso, valorizzarlo può contribuire a rafforzare l’identità dell’Europa? Come possono contribuire le Università e le istituzioni culturali?
A tali h aprovato a dare risposta “ProPEACE - Progetto per un Patrimonio Europeo e un Avvenire Culturale Insieme”, un progetto finanziato dall’Unione Europea, che coinvolge 5 Università europee, di Francia, Islanda, Olanda, Romania e Spagna; 2 extraeuropee, Canada e Israele; 3 istituzioni culturali ed economiche, dell’Italia (rappresentata dal Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali, di Ravello), Romania e Scozia.
Ed è a Ravello, nella Villa Rufolo, che dal 16 al 20 Aprile si è svolto uno dei seminari previsti dal Progetto. Lunedì 16, a dare il benvenuto a Ravello e in Italia ai partecipanti (25 studenti e 12 professori provenienti da tutta Europa) è stato il Presidente del Centro, Alfonso Andria. A seguire si è passat al tema principale della tappa ravellese del progetto: il ruolo della Costiera Amalfitana nella formazione della cultura europea con una lectio magistralis del Prof. Dieter Richter, dell’Università di Brema e membro del Comitato Scientifico del Centro, che ha parlato della Costiera e dei suoi illustri visitatori all’epoca del Grand Tour, il pellegrinaggio nelle città e nei siti archeologici italiani, passaggio obbligato nell’educazione dei nobili ed intellettuali europei nei secoli XVIII-XIX. Nei giorni successivi si sono sviluppati i lavori con, tra gli altri, la Dott.ssa Matilde Romito, già Direttrice dei Musei Provinciali di Salerno e anch’essa membro del Comitato Scientifico del Centro, che ha illustrato le vicende delle colonie di artisti europei che hanno operato in Costiera nella prima metà del Novecento.
Ad integrazione delle usuali attività di formazione il Centro Universitario ha proposto metodi alternativi di mettere in evidenza altri aspetti della nostra cultura: una “cena-seminario” con la presentazione dell’evoluzione della pizza da quella bianca, consumata prima che dalle Americhe il pomodoro arrivasse in Europa, alla marinara, alla margherita - e la degustazione dei prodotti tipici della nostra area: la mozzarella di Battipaglia, il fiordilatte e il Provolone del Monaco di Agerola, il vino Tintore, la pastiera e la pasticceria al limone.