Turismo euro-mediterraneo. Strategie per la gestione e valorizzazione delle risorse territoriali, la cultura e lo sviluppo dei luoghi

Ravello - Paestum, 21 - 22 Novembre 2009

In collaborazione con la Società Geografica Italiana e CTS, nel quadro della XII Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico (Referente per il CUEBC: S.C. La Rocca)

L'idea di un convegno dedicato al turismo euro-mediterraneo e alle sue prospettive di sviluppo prende forma attorno alla possibilità di individuare e descrivere un modello alternativo di turismo che possa coinvolgere l'intera regione mediterranea e proporsi quale riferimento strategico per le politiche di sviluppo turistico dalla scala locale a quella sovranazionale. Un convegno in cui il turismo viene letto e interpretato come momento di integrazione regionale, capace di concorrere, se opportunamente gestito, alla tutela e alla valorizzazione della ricchezza culturale del bacino del Mediterraneo, e allo sviluppo economico e sociale delle popolazioni rivierasche nel rispetto della loro specificità culturale; perché è proprio in questa ricchezza culturale che risiede la straordinaria capacità attrattiva della regione mediterranea.

Non a caso il convegno si è sviluppato su due distinti livelli di rappresentazione del fenomeno turistico e delle problematiche ad esso connesse: l'uno, incentrato sulla scala regionale in cui il Mediterraneo viene analizzato come regione turistica complessa, luogo di sperimentazione di una politica transnazionale che abbracci l'intero bacino e coinvolga tutti i paesi rivieraschi con l'obiettivo ultimo di integrarne le politiche di sviluppo e orientarle verso un obiettivo di sostenibilità; l'altro, invece, dedicato alla scala locale e incentrato sull'analisi dei modelli di sviluppo turistico che, richiamandosi ai principi della compatibilità ambientale e della coerenza territoriale, hanno posto al centro della pianificazione turistica il luogo adattando il turismo al territorio e non il territorio al turismo. Modelli teorici ed esperienze concrete che nell'intenzione degli organizzatori del convegno dovrebbero contribuire a tracciare un quadro sufficientemente coerente ed esaustivo delle possibilità che si propongono a livello locale per promuovere un turismo sostenibile capace di interpretare le vocazioni territoriali del luogo senza comprometterne le qualità ambientali e i valori identitari, fonte ultima della loro stessa attrattività. La prima giornata di lavori termina infatti con una tavola rotonda dedicata proprio al tema dell'attrattività e, più in particolare, alla costruzione di un'attrattività compatibile come presupposto di qualsiasi progetto di sviluppo turistico che voglia ispirarsi ai principi fondanti della sostenibilità.

La seconda giornata, invece, ha visto concentrarsi la riflessione su un tema più specifico che coinvolge tutte le regioni rivierasche in ragione delle analogie che si riscontrano nelle rispettive dotazioni attrattive: le risorse archeologiche e la loro valenza turistica. Infatti il convegno si è spostato a Paestum dove è stato ospitato dalla XII Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico. Anche qui l'obiettivo è stato duplice: da un lato proporre una riflessione sul patrimonio archeologico-monumentale del bacino del Mediterraneo e sul suo valore attrattivo; dall'altro, proporre una disamina degli obiettivi e delle strategie che animano i progetti di valorizzazione turistica di cui si ha riscontro nell'area mediterranea, al fine di individuare le migliori prassi e proporle come modelli di riferimento per la pianificazione turistica di quei comprensori la cui attrattività è legata, direttamente o indirettamente, alla presenza di questo genere di risorse culturali.

 

L’attività rientra nella linea di ricerca “Strumenti e metodi delle politiche culturali”