“Autoritratto di Leonardo. Tecnologia e tutela per un’opera unica al mondo”, Conferenza stampa di presentazione

Roma, 20 marzo 2012

Ministero per i Beni e le Attività Culturali e Istituto per il Restauro e la Conservazione del Patrimonio Artistico

In collaborazione con il Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali di Ravello

Martedì 20 marzo alle ore 11.00, presso l’Istituto Centrale per  il Restauro e la Conservazione del Patrimonio Artistico e Librario in via Milano a Roma, ha avuto luogo la conferenza stampa di presentazione de “L’autoritratto di Leonardo. Tecnologia e tutela per un’opera unica al mondo”.

All’iniziativa, promossa dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, dall’Istituto per il Restauro e la Conservazione del Patrimonio Artistico, in collaborazione con il Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali di Ravello, sono intervenuti Antonia Pasqua Recchia,  Segretario Generale Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Alfonso Andria,  Presidente Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali, Mario Turetta, Direttore Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Piemonte, Pasquale Muggeo, Comandante Generale Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, Maurizio Fallace, Direttore Generale per le Biblioteche gli Istituti culturali e il Diritto d’autore, Marco Filippi, Politecnico di Torino, Maria Cristina Misiti, Direttore Istituto Centrale per il Restauro e la Conservazione del Patrimonio Artistico e Librario.

L'Autoritratto di Leonardo Da Vinci è un disegno a sanguigna su carta (33,5x21,6 cm), conservato nella Biblioteca Reale di Torino e databile intorno al 1515 ovvero durante i suoi ultimi anni di vita, quando viveva in Francia al servizio di Francesco I. La vicenda misteriosa di questo disegno, incognito fino all’inizio dell’800, ancora appassiona gli storici dell’arte. Il disegno è stato più volte messo in discussione come autoritratto di Leonardo fino alla estrema ipotesi che ne ha negata l’autografia attribuendo la paternità a un artista ottocentesco, Giuseppe Bossi. Un elemento che comunque va evidenziato è la diffusione e la ricezione di questo disegno, riprodotto all’infinito e divenuto esso stesso un’icona del genio italiano.

In occasione della mostra tenuta a Torino per il 150° dell’Unità d’Italia, “Leonardo il genio il mito” – ha sottolineato il Direttore dell’Istituto Centrale per il Restauro, Maria Cristina Misiti – è stato effettuato il monitoraggio delle condizioni ambientali che ha richiesto una nuova campagna fotografica con immagini ad alta definizione per valutare con obiettività e chiarire dubbi, anche a distanza di tempo, sull’origine delle macchie e verificare che il processo di degrado non fosse effettivamente progredito. E’ emerso come primo risultato la necessità di sottoporre il disegno ad un’operazione di pulitura e a un eventuale intervento chimico “di riduzione”.

La decisione finale del restauro è stata demandata a questo punto alla comunità scientifica che si è confrontata in un workshop internazionale organizzato a cura dell’Istituto Centrale per il Restauro e la Conservazione del patrimonio Archivistico e Librario e dal Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali di Ravello il 25 e 26 giugno 2012.

“Per il Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali - afferma il Presidente,  sen. Alfonso Andria –  è  motivo di grandissimo orgoglio collaborare ad un progetto di così importante significato, relativo alla prestigiosa opera di Leonardo. Il Centro che, data la qualità delle iniziative scientifiche e formative che produce, è tenuto in grande considerazione dal Ministero dei Beni Culturali, intrattiene fin dalla sua costituzione rapporti con l’Istituto Centrale per il Restauro.  In questa significativa occasione  abbiamo avuto conferma che il lavoro svolto nei circa tre decenni di vita ha collocato il Centro nel ristretto novero delle Istituzioni Culturali su cui gli organismi centrali si appoggiano, ritenendole particolarmente serie ed affidabili”.