Workshop “Cambiamenti climatici e patrimonio culturale”

14 - 16 Maggio 2009

in collaborazione con Eur-Opa Grandi Rischi del Consiglio d’Europa (Responsabile: R. A. Lefèvre)

Il workshop ha rappresentato una importante occasione di dibattito tra accademici e policy-makers europei sull’impatto dei cambiamenti climatici sul patrimonio culturale, oltre che per presentare gli ultimi sviluppi della ricerca scientifica e della cooperazione internazionale. Infatti, tramite lo scambio di opinioni e di esperienze, si possono trarre insegnamenti dalle rispettive migliori pratiche e potenziare la capacità complessiva dell’Europa di fronteggiare la problematica.

Un fitto e qualificato parterre di esperti, provenienti dall’Austria, Repubblica Ceca, Finlandia, Francia, Grecia, Irlanda, Norvegia, Romania, Slovenia, Spagna e Regno Unito, oltre che dall’Italia, ha analizzato gli effetti di terremoti, inondazioni, uragani e condizioni climatiche estreme sul patrimonio culturale. Particolare attenzione è stata poi rivolta all’azione sui monumenti prodotta dell’acqua, che, come riporta un recente rapporto che presentato in occasione del workshop, rappresenta una minaccia tra le più pericolose: “..in modo sottile e pervasivo, le precipitazioni piovose intense possono causare il crollo di tetti, lo straripamento dei canali, infiltrazioni nei materiali tradizionali”. L’acqua inoltre è responsabile dei cambiamenti termici che condizionano la crescita di microorganismi nel legno e nella pietra e la formazione di sali causa del deterioramento e della corrosione delle superfici.

L’obiettivo finale del workshop è stato quello di definire delle raccomandazioni da inviare ai governi nazionali, alle istituzioni preposte ed agli esperti indicando linee ed azioni concrete per la protezione e manutenzione del patrimonio culturale alla luce cambiamenti climatici. Infatti il documenti finale è stato poi adottato in forma di Raccomandazioni dal Comitato dei Corrispondenti Permanenti dell’accordo EUR-OPA del Consiglio d’Europa nel recente meeting tenutosi a Dubrovnik in Croazia lo scorso ottobre e diffuso poi a livello internazionale.

Ai lavori del workshop hanno inoltre preso parte gli allievi del master MacLANDS “Management of Cultural Landscapes” promosso dall’Università Federico II di Napoli, l’Università di Saint-Etienne e l’Università di Stoccarda, in collaborazione con il Centro di Ravello, nel quadro di Erasmus MUNDUS.

 

L’attività rientra nella linea di ricerca “Conoscenza del Patrimonio Culturale”