11° Corso intensivo Riduzione della vulnerabilità dell'edificato antico attraverso il recupero delle Culture Sismiche Locali

Ravello, 10 - 16 Ottobre 2001

In collabroazione con il Consiglio d'Europa e Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca

È ormai un dato acquisito che nelle aree a rischio sismico le tecniche costruttive locali prevedono quasi sempre particolari accorgimenti antisismici.

Ma le recenti catastrofi hanno messo in evidenza che gran parte dei danni subiti dagli edifici deriva spesso dalla mancata applicazione non solo degli accorgimenti antichi, ma anche dalle prescrizioni di legge. I primi perché vengono considerati superati o perché, più spesso, sono noti solo agli studiosi; le seconde perché ritenute, evidentemente, un inutile aggravio di costi. In breve, perché nella cultura locale si è persa la conoscenza diffusa, antica e consolidata, delle tecniche antisismiche e, soprattutto, della loro efficacia.

E’ dunque possibile ridurre la vulnerabilità dell’edificato antico in zona sismica stimolando la comunità locale prima a riconoscere, poi a possedere ed infine ad applicare le “sue” tecniche antisismiche. Cioè quelle testate “al vero” da tutti i terremoti intervenuti e che perciò, presumibilmente, risultano le più adatte al sistema locale.

Ma come ritrovare in un edificio alterato da secoli d’uso? Come riconoscere e valutare l’efficacia antisismica di elementi che spesso sono diventati sempre più “decorativi” a mano a mano che l’oblio del terremoto ha fatto sfumare nella cultura locale la coscienza della funzione originaria? E poi, una volta recuperate, come stimolare la comunità locale ad applicarle?

Sono questi gli interrogativi ai quali ha inteso rispondere l’11° edizione del corso.

Al corso hanno partecipato 23 studenti e 17 docenti, provenienti dall’ Italia, Colombia, Turchia, Algeria, Spagna, Francia, Messico.

Nell’ambito del corso è stata organizzata una tavola rotonda sul tema “Protezione antisismica di antichi edifici non monumentali in città mediterranee: questioni scientifiche e metodologiche, problemi di gestione e di sviluppo sostenibile”.