Convegno Siti archeologici ed effetti delle eruzioni in Campania. I Vulcani distruttori e preservatori degli antichi insediamenti

Ravello, 19 Ottobre 2004

Iin collaborazione con l'Università di Napoli Federico II

Il convegno “Siti archeologici ed effetti delle eruzioni in Campania” è stato organizzato dal Prof. G.Luongo, docente di fisica del vulcanismo dell’Università di Napoli “Federico II” , dalla Prof. C. Livadie, docente di archeometria presso l’Istituto Universitario Suor Orsola Benincasa, Napoli e direttore di ricerca CNRS-Francia e dalla dott. A. Perrotta, assegnista in fisica del vulcanismo c/o il Dip. di Geofisica e vulcanologia  dell’ Università di Napoli “Federico II”.   La prima giornata di lavori si è tenuta presso la sede del CUEBC a Villa Rufolo in Ravello, il giorno 19/10/2004. Per garantire l’interdisciplinarietà nella trattazione dell’ argomento oggetto del convegno, è stato necessario coinvolgere relatori afferenti a discipline ed istituzioni diverse, esperti in campo archeologico, storico, vulcanologico e fisico. Le relazioni si sono tenute secondo il seguente programma:

Marturano/Varone “L'impatto dell'eruzione del 79 nelle evidenze archeologiche dell'insula dei Casti Amanti a Pompei”

Livadie, Vecchio, Castaldo "Eruzioni protostoriche e reinsediamenti umani nell'area nolana: nuovi dati archeologici e cronologici"

Scala “Impatto delle eruzioni esplosive sulle attività antropiche nella Piana del Sarno: evidenze di recupero del territorio nella protostoria”

De Simone La documentazione archeologica delle eruzioni vesuviane: il caso di Somma”.

Aoyagi/Angelelli “Somma Vesuviana (NA), scavi nella cd. Villa di Augusto. Campagne 2002-2004”

Perrotta “Impatto di eruzioni subpliniane sulla cd. villa di Augusto a Somma Vesuviana”

Scarpati “La distruzione di Pompei durante l’eruzione del 79 d.C del Vesuvio”

Iorio/Sakai "La sequenza del flusso piroclastico del 79 d.C. al di sopra del ciglio del tratto settentrionale delle mura di Pompei"

Pappalardo "Vesuvius. Grandi eruzioni e reinsediamenti"

Vecchio, Livadie ed altri  “L'eruzione pliniana di età tardo romana e il suo impatto nel territorio nolano"

Luongo “Interazione tra registrazioni geologiche, archeologiche e storiche nello studio dei vulcani dell’area napoletana”

Due relazioni sono state sostituite da altre due comunicazioni,  tenute dalla Dott. C. Cicirelli, funzionario archeologo della Sovrintendenza di Pompei e dal Dott. Lubritto, ricercatore c/o il Dipartimento di Scienze Ambientali della Seconda Università di Napoli. La dott. Cicirelli ha mostrato con il suo intervento i risultati del recente scavo archeologico condotto a Poggiomarino in località Longola, con il quale si sta riportando alla luce un villaggio di età protostorica. Le varie fasi di scavo sono state documentate con notevole ricchezza di dati e di immagini suscitando notevole interesse tra i convegnisti. Il dott. Lubritto ha presentato alcuni dati sulle datazioni 14C nel sito di Longola. Si è discusso ampiamente del contributo che tali tecniche possano fornire sia in campo archeologico che vulcanologico per i problemi concernenti le stratigrafie assolute.

Gli argomenti esposti dai vari relatori secondo il programma previsto, hanno focalizzato l’attenzione su siti archeologici di grande interesse e notorietà, come Pompei, Nola, Poggiomarino, Somma Vesuviana. Per ciascuno di essi, sono stati presentati risultati, molti tra i quali ancora inediti, circa i rilievi archeologici, stratigrafico-vulcanologici, nonché una notevole ed interessante quantità di dati storici relativi non solo ai siti trattati ma anche al contesto sociale ed economico in cui essi si erano sviluppati. Per alcuni siti è stato anche valutato l’impatto sugli edifici e sulle persone determinato dalle eruzioni esplosive vesuviane in conseguenza delle quali è avvenuto il seppellimento. Tale valutazione ha consentito di effettuare la ricostruzione dei meccanismi eruttivi e deposizionali che hanno agito durante il corso di quelle eruzioni.

La trattazione di questi argomenti ha promosso alla fine delle due sessioni previste, vivaci ed interessanti dibattiti. Domande con richieste di approfondimenti non sono mancate e sono servite a rendere la discussione più ricca ed interessante. 

Durante la sessione pomeridiana è stata effettuata la proiezione del filmato scientifico intitolato “La casa di C.J. Polibio”, presentato e commentato dal Dott. C. Scarpati. Il filmato presenta sia la ricostruzione virtuale di una importante abitazione sita nel centro della Pompei romana, che il suo seppellimento e parziale distruzione ad opera dei prodotti emessi durante l’eruzione del 79 d.C. Questa proiezione realizzata con la consulenza scientifica di una folta équipe di ricercatori di varie università italiane e straniere che hanno lavorato su questo sito archeologico, ha rappresentato un momento di grande suggestione ed interesse.

Il giorno successivo, l’escursione (Pompei-casa di Polibio, Insula porta Nocera, calchi di vittime e prodotti eruttivi, scavo di Somma Vesuviana)  ha offerto ai partecipanti la possibilità di visitare all’interno dell’area archeologica di Pompei, alcuni siti non aperti al pubblico. All’interno di questi siti si è potuto discutere degli effetti dell’eruzione del 79 d. C. sugli abitanti e sugli edifici e di come la tipologia e l’orientazione di questi ultimi abbia condizionato le modalità del seppellimento e della distruzione. In uno dei due siti visitati si è potuto inoltre osservare la successione dei depositi vulcanici emessi durante quella eruzione ancora in posto. A somma Vesuviana è stato visitato il sito archeologico dove è ancor in corso lo scavo della cosiddetta “Villa di Augusto”, sepolta principalmente dai prodotti dell’eruzione del 472 d.C. e da quelli di almeno altre tre eruzioni esplosive del Vesuvio. Dello scavo sono stati discussi sia gli aspetti archeologici, circa la natura e la funzione del ritrovamento che sono ancora oggetto di studio, che gli aspetti stratigrafici e vulcanologici concernenti i depositi vulcanici che hanno sepolto nell’arco di alcuni secoli l’edificio romano.

In conclusione il convegno ha avuto lo scopo, che data la folta partecipazione e l’interesse dimostrato da tutti gli intervenuti si ritiene sia stato pienamente raggiunto, di promuovere una discussione interdisciplinare sugli effetti indotti da eruzioni vulcaniche esplosive sui siti archeologici in Campania. In particolare si è inteso creare con questo convegno l’occasione per discutere non solo degli effetti distruttivi di un’eruzione vulcanica, ma anche degli effetti, seppure meno noti, di conservazione che i prodotti vulcanici sortiscono sigillando e preservando gli insediamenti antropici antichi dal naturale processo di degrado in seguito a secoli di esposizione agli agenti esogeni ed antropici.

I lavori del  convegno sono stati diffusi dall’Agenzia ADN kronos e presentati sul sito del ministero dei beni culturali: www.Culturalweb.it - 21-10-04.htm, con un articolo dal titolo A RAVELLO ARCHEOLOGI E VULCANOLOGI IN CONVEGNO.