Conference Beyond the Map. Archaeology and Spatial Technologies

Ravello, 1 - 2 Ottobre 2000

Il Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali, nel quadro del proprio programma di attività, ha promosso, d'intesa con il Dipartimento di Archeologia dell'Università di Oxford e con il supporto della NATO, un Workshop sul tema  "Oltre la mappa. Archeologia e tecnologie spaziali", tenuto a Ravello nell'Auditorium di Villa Rufolo il  1° e 2 ottobre 1999.

Il convegno fa seguito ad un primo incontro dal titolo “Impatto dei sistemi informatici geografici sull’archeologia”, chi si tenne a Ravello nel 1993 e pubblicato in  “Interpreting space: GIS and archaeology”.

Il coordinatore dell'iniziativa Gary Lock dell'Università di Oxford ha coinvolto archeologi provenienti da 10 diversi Paesi (Inghilterra, Ungheria, Slovenia, Polonia, Olanda, Stati Uniti, Italia, Repubblica Ceca, Norvegia, Romania), per promuovere un serrato confronto sull'impatto delle nuove tecnologie sull'archeologia. In tale occasione sono state presentate e dibattute mappature digitali applicate alla realtà virtuale. E' infatti sempre più sentita da archeologi di tutto il mondo la necessità di nuovi approcci per lo studio del passato.

In particolare sono stati descritti  i risultati di una ricerca effettuata sul sito di Pompei relativa ad un'attività  di monitoraggio di siti archeologici in aree a forte densità abitativa.

Infatti l'incremento demografico ed il continuo sviluppo urbano nell'area di Pompei richiede un accurato censimento ed una localizzazione di tutti i resti archeologici, delle aree protette e delle precedenti scoperte, successivamente interrate per ragioni di conservazione o per mancanza di fondi.

Infatti la popolazione di Pompei è incrementata di oltre il 20% negli ultimi 20 anni. L'area del distretto municipale è di 1.222 ettari; le zone edificate coprono un'area di circa 1.110 ettari. Ci sono ancora allo stato attuale 40 ettari di siti archeologici da esplorare nel distretto municipale, oltre agli scavi dell'antica città, che coprono un'area di 62 ettari, dei quali 51 sono stati riportati alla luce. La ricerca, coordinata da Maria Teresa Pareschi, è stata effettuata da ricercatori del CSGSDA-CNR di Pisa, realizzata con il supporto del Progetto finalizzato dei Beni Culturali del CNR e dal Dipartimento della Protezione Civile.

Il convegno si è sviluppato secondo il seguente programma:

Friday, October 1st.

M. Gillings and D. Wheatley. Vision, perception and GIS: enriched approaches to the generation and study of viewsheds.

W. Raczkowski, A. Tschan and M. Latalowa. Perception and viewsheds: are they mutually inclusive?

M. Llobera. Landscapes and movement (TBC).

M. Crescioli, A. D’Andrea and F. Niccolucci. A GIS-based analysis of the Etruscan cemetery of Pontecagnano using fuzzy logic.

T. Bell and G. Lock. Optimal path analysis of the Ridgeway region.

J. Boaz and E. Uleberg. Quantifying the non-quantifiable: studying hunter-gatherer landscapes.

Saturday October 2nd.

H. Kamermans. Land evaluation as predictive modelling, a deductive approach.

Z. Stancic, T. Veljanovski and T. Podobnikar. Understanding Roman settlement patterns through multivariate statistics and predictive modelling.

M. Forte. Cartographic information and archaeology: the creation of detailed DEMs for reconstructing fossil landscapes by Remote Sensing and GIS applications

M. Favalli, F. Giannini, M. Pareschi and G. Stefani. The ancient and the new Pompeii: A project for the monitoring of archaeological sites in densely populated areas.

I. Johnson. Issues and solutions in building a distributed spatio-temporal database.

N. Lang. Beyond the map: designing GIS for national datasets in a multi-organisational environment.